Valutazione requisiti acustici passivi: come fare e a chi rivolgersi

La legge stabilisce che per la verifica del rispetto dei requisiti acustici passivi degli edifici le misure acustiche devono essere eseguite da un tecnico competente in acustica ambientale riconosciuto da una regione italiana, attraverso l’utilizzo di strumenti certificati e seguendo le specifiche normative internazionali (UNI EN ISO 140, 717, 16032). I tecnici dell’azienda VIELLE Acustica di Busto Arsizio, che offrono i propri servizi nel campo dell’acustica ambientale in provincia di Milano, Varese, Monza e Brianza, sono in grado di eseguire le misurazioni acustiche tramite l’uso di apposite sorgenti sonore e di calpestio e fonometri in classe I di precisione.

La verifica dei requisiti acustici passivi è molto importante sia in fase progettuale sia a costruzione già esistente. Premesso che nel momento in cui chi abita l’edificio riscontra problemi legati a una qualità insufficiente dell’isolamento acustico, come ad esempio nel caso in cui si venga disturbati dalla conversazione proveniente dall’appartamento accanto o dai passi di chi abita al piano di sopra, oppure quando il rumore degli apparecchi radiotelevisivi o degli scarichi dei vicini creino fastidio, quasi sicuramente ci si trova in un edificio in cui i requisiti acustici passivi previsti dalla legge non sono stati rispettati, è sempre possibile rivolgersi a un tecnico come i professionisti della VIELLE Acustica di Busto Arsizio, attivi a Milano, Varese, Monza e province, per la misurazione di tali valori, anche al fine di prendere provvedimenti in merito.

Proprio per evitare l’insorgere di problematiche legate a un insufficiente isolamento acustico degli edifici, e dunque al mancato rispetto dei requisiti acustici passivi indicati dalla legge italiana ed europea, in un panorama in cui l’interesse per le tematiche legate all’inquinamento ambientale e acustico si fa sempre più accentuato, è sempre consigliabile ai costruttori, ai progettisti e a chi si accinge ad acquistare una casa richiedere la relazione dello studio preventivo dei requisiti acustici passivi dell’edificio, a supporto dei progettisti e della d.l. in conformità con le norme EN 12354 e UNI TR 11175. Altro accorgimento utile consiste nel far eseguire la verifica strumentale dei requisiti acustici a cantiere ancora aperto, al fine di avere la possibilità di intervenire per accertare il rispetto di parametri nell’interesse di tutte le parti in causa.

Se effettuando la misurazione dei requisiti acustici passivi degli edifici a cantiere aperto sarà possibile intervenire per garantire l’applicazione delle norme di legge in materia di inquinamento acustico, misurare i requisiti acustici passivi dell’edificio a cantiere chiuso consentirà di raccogliere dati utili alla certificazione della qualità degli stabili. Ad oggi il mercato immobiliare Italiano sta iniziando a recepire l’importanza dei certificati di prova in opera delle costruzioni al fine di garantire la qualità degli immobili venduti e acquistati, nell’ottica di dare maggiori garanzie di abitabilità ai clienti proprio come sta già avvenendo con le certificazioni energetiche.

La certificazione rilasciata dai tecnici acustici specializzati riconosciuti dalle regioni italiane in seguito alla valutazione dei requisiti acustici passivi di un edificio è costituita da una relazione tecnica, firmata da un tecnico competente in acustica ambientale, contenente i risultati delle misurazioni effettuate in opera e le tabelle di confronto tra tali valori e i limiti di legge. Il servizio offerto dalla VIELLE Acustica di Busto Arsizio (VA) comprende la valutazione del rispetto dei requisiti acustici passivi sia nella fase previsionale che nel successivo collaudo.

Ma vediamo nel dettaglio la differenza tra le valutazioni dei requisiti acustici passivi degli edifici in fase progettuale o in opera:

• Relazione previsionale dei requisiti acustici passivi degli edifici.

L’analisi previsionale dei requisiti acustici ha lo scopo di valutare, con l’uso di dati su base sperimentale e con l’uso di formule empiriche testate da istituti di ricerca (IEN, G. Ferrarsi, DIN tedesco, ISO- CEN ecc.), se le stratigrafie delle partizioni verticali e orizzontali dell’edificio oggetto di verifica rientrano nei limiti imposti dal decreto. Inoltre, le relazioni previsionali sui requisiti acustici degli edifici forniscono chiare indicazioni sulle caratteristiche che i materiali acustici devono avere e sugli errori di posa da evitare per ottenere, in fase di collaudo acustico, la conformità dell’edificio al DPCM 5/12/97.

• Collaudo in opera dei requisiti acustici passivi degli edifici.

Il collaudo acustico degli edifici è eseguito da tecnico in acustica abilitato con l’uso di strumentazione omologata e a norma (fonometro integratore, sorgente dodecaedrica e cassa monodirezionale, macchina da calpestio). La normativa tecnica di riferimento che indica le procedure di misura per il collaudo in opera dei requisiti acustici passivi degli edifici è la UNI EN ISO 140/serie, mentre gli indici di valutazione sono calcolati secondo quanto previsto dalla norma UNI EN ISO 717-1/2.

Al termine delle operazioni di misura e di analisi dei dati in post-processing, i tecnici acustici abilitati della VIELLE Acustica di Busto Arsizio, in provincia di Varese e a pochi km da Milano, Monza e la Brianza, presentano una relazione di collaudo attestante la conformità o meno dei requisiti acustici passivi rilevati nelle partizioni esaminate rispetto ai valori imposti dal DPCM 5/12/97.

A seguire le tabelle indicanti la classificazione acustica degli edifici con i relativi limiti per categorie di appartenenza e i requisiti acustici passivi degli edifici, dei loro componenti e degli impianti tecnologici stabiliti dalla legge vigente in materia.

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