La direttiva europea 99/30/CE, recepita in Italia dal Decreto Ministeriale 2 aprile 2002, n. 60 indica i valori limite della presenza delle polveri sottili in atmosfera su base giornaliera e annuale, suddividendoli in base a due diverse scadenze. I valori di PM10 tollerabili fino al 1 gennaio 2005 sono fissati a:
• 50 µg/m³ (valore medio giornaliero da non superare più di 35 volte/anno);
• 40 µg/m³ (media annuale).
I valori di PM10 tollerabili fino al 1 gennaio 2010 sono fissati a:
• 50 µg/m³ (valore medio giornaliero da non superare più di 7 volte/anno);
• 20 µg/m³ (media annuale).
A tale direttiva europea hanno fatto seguito il Decreto Legislativo n. 152/06, s.m.i., recante “Norme in materia ambientale”, che punta a regolamentare in maniera più stringente i livelli accettabili di presenza delle polveri, in particolare con la sua Parte quinta “Norme in materia di tutela dell’aria e di riduzione delle emissioni in atmosfera”, e il Decreto legislativo 13 agosto 2010 n. 155, “Attuazione della Direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un aria più pulita in Europa”, che si inserisce nel quadro della ripartizione di competenze tra Stato, Regioni ed Enti Locali per delineare un nuovo quadro gestionale della qualità dell’aria al fine di garantire un approccio coerente e uniforme alla valutazione e gestione della qualità dell’aria ambientale.
Ad oggi, la vigente normativa europea stabilisce la necessità per le amministrazioni locali di intervenire con:
• provvedimenti di limitazione della circolazione in caso di superamento del limite di attenzione giornaliero di 50 µg/m³ di polveri per più giorni di seguito;
• il blocco totale della circolazione in caso di superamento del livello di 100 µg/m³.
Considerata l’accertata pericolosità delle polveri sottili, qualsiasi provvedimento preso dalle amministrazioni al fine di ridurne la presenza in atmosfera dovrebbe essere accolto con favore e interesse. Si consideri che sarebbe sufficiente riuscire a ridurre il PM-10 ad una media di 30 µg/m3 per prevenire moltissime morti e ricoveri all’anno per cause respiratorie e cardiovascolari, bronchite acuta e asma anche fra i bambini al di sotto dei quindici anni.