Radon: aree prioritarie in regione Lombardia

Con la Delibera 26.06.2023, n. XII/508 (pubblicata sul Bollettino n.26 del 28.06.2023), la Regione Lombardia ha individuato le aree prioritarie a rischio Radon.

Introduzione

In un ambiente chiuso, come quello di un’abitazione o di un luogo di lavoro, il Radon può accumularsi e raggiungere concentrazioni pericolose per la salute.

Ogni edificio può avere problemi di Radon.

Il principale danno per la salute legato all’esposizione al Radon è un aumento statisticamente significativo del rischio di tumore polmonare.

A livello mondiale, il Radon è considerato il contaminante radioattivo più pericoloso negli ambienti chiusi ed è stato valutato che il 50% circa dell’esposizione media delle persone a radiazioni ionizzanti è dovuto al Radon.

Il Radon rappresenta la seconda causa, in ordine di importanza dopo il fumo, del cancro ai polmoni.

Normativa di riferimento

Il testo unico di riferimento in materia di radon è il Decreto Legislativo 101/2020 – Titolo IV Capo I, (in aggiornamento e abrogazione del D.Lgs. 230/1995).

I livelli massimi di riferimento sono quelli indicati all’art. 12:

  • 300 Bq/m3 in termini di concentrazione media annua di attività di Radon in aria per le abitazioni esistenti;
  • 200 Bq/ m3 in termini di concentrazione media annua di attività di Radon in aria per abitazioni costruite dopo il 31 dicembre 2024;
  • 300 Bq/ m3 in termini di concentrazione media annua di attività di Radon in aria per i luoghi di lavoro;

Le specifiche indicazioni, sia per luoghi di lavoro che per ambienti di vita, sono contenute negli articoli dal 16 al 19.

Aree prioritarie

ARPA Lombardia ha pubblicato una relazione intitolata “Prima individuazione delle aree prioritarie in Lombardia – ai sensi dell’art’11, comma 3 del D.Lgs 101 del 31 luglio 2020”, che contiene la prima individuazione delle aree di propria competenza, in cui il livello di concentrazione di radon supera il valore di 300 Bq/m3 in un numero di edifici uguale o superiore al 15% di quelli totali.

Tali aree vengono definite prioritarie ed i 90 comuni che vi ricadono sono elencati di seguito:

COMUNE PROVINCIA ABITANTI
1 ABBADIA LARIANA LC 3198
2 ALGUA BG 656
3 ANFO BS 448
4 AVIATICO BG 575
5 BAGOLINO BS 3747
6 BESANO VA 2508
7 BISUSCHIO VA 4268
8 BRANZI BG 666
9 CAINO BS 2141
10 CAMPODOLCINO SO 927
11 CARONA BG 286
12 CASARGO LC 837
13 CASSIGLIO BG 110
14 CASTANO PRIMO MI 10871
15 CASTELLO DELL’ACQUA SO 614
16 CASTIONE DELLA PRESOLANA BG 3348
17 CASTO BS 1623
18 CHIAVENNA SO 7161
19 CLUSONE BG 8498
20 COSTA DI SERINA BG 4753
21 CUNARDO VA 2887
22 DERVIO LC 2582
23 FERRERA DI VARESE VA 705
24 FINO DEL MONTE BG 1141
25 FONTENO BG 566
26 FOPPOLO BG 167
27 GANDELLINO BG 961
28 GEROLA ALTA SO 161
29 GHEDI BS 18496
30 GORDONA SO 1925
31 GROMO BG 1133
32 GROSIO SO 4356
33 IDRO BS 1865
34 ISOLA DI FONDRA BG 171
35 LAVENONE BS 487
36 LENNA BG 553
37 LIVIGNO SO 6904
38 LODRINO BS 1624
39 LOVERO SO 625
40 MACCAGNO CON PINO E VEDDASCA VA 2390
41 MAZZO DI VALTELLINA SO 1024
42 MESE SO 1798
43 MEZZOLDO BG 164
44 MOIO DE’ CALVI BG 195
45 MONTIRONE BS 5067
46 ODOLO BS 1917
47 OLIVETO LARIO LC 1193
48 OLMO AL BREMBO BG 486
49 OLTRESSENDA ALTA BG 144
50 ONORE BG 919
51 PIARIO BG 1007
52 PIAZZA BREMBANA BG 1193
53 PIAZZATORRE BG 389
54 PIAZZOLO BG 87
55 PIURO SO 1873
56 PONTE DI LEGNO BS 1761
57 PONTE IN VALTELLINA SO 2250
58 PONTE NOSSA BG 1716
59 PREMANA LC 2174
60 PREMOLO BG 1058
61 RIVA DI SOLTO BG 881
62 SABBIO CHIESE BS 3915
63 SALTRIO VA 2983
64 SAMOLACO SO 2860
65 SAN GIACOMO FILIPPO SO 369
66 SELVINO BG 1990
67 SERNIO SO 476
68 SOLTO COLLINA BG 1777
69 SONGAVAZZO BG 696
70 SPRIANA SO 79
71 TEMU’ BS 1105
72 TORRE DI SANTA MARIA SO 2388
73 TOVO DI SANT’AGATA SO 626
74 VALBONDIONE BG 972
75 VALDIDENTRO SO 4129
76 VALDISOTTO SO 3595
77 VALFURVA SO 2508
78 VALGOGLIO BG 586
79 VALLIO TERME BS 1408
80 VALNEGRA BG 215
81 VALVESTINO BS 173
82 VANZAGHELLO MI 5246
83 VARENNA LC 723
84 VERVIO SO 202
85 VESTONE BS 4174
86 VEZZA D’OGLIO BS 1474
87 VILLA DI CHIAVENNA SO 6612
88 VILLA D’OGNA BG 968
89 VIONE BS 622
90 VOBARNO BS 8259
Come sono state individuate le aree

Il valore dei Bq misurati è una concentrazione media ricavata da monitoraggi fatti su base annuale in 551 comuni, pari al 37% dei comuni lombardi.

La misurazione su base annuale è necessaria in quanto la presenza del gas dipende molto dalle condizioni ambientali (esempio temperatura, pressione, ecc.), e solo una misura di lunga durata permette di stimare una concentrazione media che tiene conto delle fluttuazioni temporali.

Si utilizza quindi una metodica di monitoraggio a lungo termine che si basa sull’utilizzo di dispositivi passivi (dosimetri passivi).

 

Distribuzione delle misure per provincia e tipologia di ambiente

La distribuzione delle misure per provincia e per tipologia di ambiente è rappresenta di seguito:

Le aree prioritarie sono state individuate su una elaborazione delle misure concernenti due campagne analitiche eseguite nel 2003-2004 e 2009-2010.

Il rischio derivante all’esposizione al radon cresce linearmente con il crescere della sua concentrazione.

Interventi

Per poter definire quali interventi di risanamento attuare per diminuire se non eliminare l’esposizione al gas è necessario, una volta individuate le aree prioritarie, eseguire delle misure che forniscano una chiara indicazione dei livelli di esposizione.

La relazione di ARPA Lombardia riporta anche la distribuzione su base provinciale:

Lo studio di ARPA, seppur non abbia trovato una correlazione tra le caratteristiche geologiche e geomorfologiche del territorio e le zone rientranti nelle aree prioritarie, ha mostrato una coerenza con i risultati ottenuti nelle adiacenti regioni del Piemonte e Svizzera.

Cosa fare

Si ricorda che per i luoghi di lavoro e le abitazioni che si collocano all’interno delle aree prioritarie è necessario:

  • eseguire nei luoghi di lavoro, attività a carico del Datore di Lavoro, le misurazioni della concentrazione media annua di attività di radon in aria, avvalendosi dei servizi di dosimetria riconosciuti. Questi rilasciano una relazione tecnica che costituisce parte integrante del documento di valutazione del rischio di cui all’articolo 17, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.

Nel caso in cui tali misure rivelino il superamento del livello di riferimento sarà necessario predisporre azioni di risanamento e successivi accertamenti.

Se tali accertamenti porteranno alla constatazione di un rinnovato superamento dei livelli di riferimento, metteranno il Datore di Lavoro nella condizione di richiedere la classificazione, ai sensi del D.Lgs. 101/2020 s.m.i., dei lavoratori interessati.

  • che la Regione promuova ed incentivi campagne di misura della concentrazione di radon all’interno delle abitazioni private, fatte sempre avvalendosi di Servizi di Dosimetria riconosciuti.

Nel caso in cui siano riscontrati valori di concentrazione questa volta superiore ai 200 Bq/m3, sarà cura sempre della Regione promuovere e monitorare l’adozione di misure di risanamento degli edifici stessi al fine di abbattere il valore di concentrazione di radon indoor.

 

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