L’applicazione al D.P.C.M. 05/12/1997, che determina i parametri per valutare i requisiti acustici passivi negli edifici, non è stata completamente recepita dalle amministrazioni comunali, infatti solo alcuni Comuni a seguito di una richiesta di autorizzazione a costruire o ristrutturare richiedono un documento sul rispetto dei requisiti acustici.
I requisiti acustici passivi rappresentano una delle caratteristiche specifiche degli elementi costruttivi di un edificio, che qualificano le sorgenti sonoro/acustiche esterne ed interne dell’edificio stesso, in pratica si valutano i materiali utilizzati per la costruzione al fine di ridurre l’esposizione umana al rumore.
La UNI 11367 “Acustica in edilizia – Classificazione acustica delle unità immobiliari – Procedura di valutazione e verifica in opera” viene applicata a tutte le tipologie di edifici, ad esclusione di quelli ad uso agricolo, artigianale e industriale, prevede quattro classi di efficienza acustica:
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- Classe 1: OTTIMA (più silenziosa)
- Classe 2: BUONA
- Classe 3: SUFFICIENTE (livello prestazionale “di base”)
- Classe 4: INSUFFICIENTE (più rumorosa)
La classificazione acustica viene attribuita alle singole unità immobiliari e non all’intero edificio, in base ad un collaudo (misurazioni) da effettuarsi a cantiere ultimato prima di rogitare.
La dichiarazione della classe acustica dell’appartamento sarà rilasciata da un Tecnico Competente in Acustica Ambientale, ed avrà una validità limitata nel tempo, visto che i materiali isolanti/assorbenti non degradano nel tempo.