Approvate le nuove misure di sicurezza sul lavoro, vigilanza e sanzioni.

Il 15 ottobre 2021 è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il Decreto Legge con le

Misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili”.

Il Decreto è intervenuto anche modificando il TU D.Lgs. 81/08, in particolare per quanto concerne l’attività di vigilanza e le sanzioni in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro.

Il testo interviene con l’intenzione di:

  •  agire con maggiore efficacia sulle imprese che non rispettano le misure di prevenzione o che impiegano lavoratori non in regola;
  •  incentivare e semplificare l’attività di vigilanza in ambito di salute e sicurezza sul lavoro;
  •  migliorare il coordinamento dei soggetti competenti a presidiare il rispetto delle disposizioni per assicurare la prevenzione.

Le Novità

Riportiamo alcune modifiche:

  • passaggio dal 20% al 10% della percentuale di lavoratori in nero sufficiente per sospensione dell’attività imprenditoriale;
  • sospensione immediata e senza recidiva per illeciti gravi in materia di salute e sicurezza, impossibilità di contrattare con la Pubblica Amministrazione, ripresa delle attività dopo ripristino condizioni di regolarità e pagamento sanzione, che sarà doppia con recidiva negli ultimi cinque anni;
  • estensione competenze dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro e coordinamento con ASL nella vigilanza, con modifiche al DPCM del 21 dicembre 2007;
  • aumento dell’organico di vigilanza, con l’assunzione di 1.024 unità;
  • investimento in tecnologie di oltre 3,7 milioni di euro nel biennio 2022/2023 per dotare il nuovo personale ispettivo della strumentazione informatica necessaria a svolgere l’attività di vigilanza.
  • aumento del personale dell’Arma dei Carabinieri dedicato alle attività di vigilanza sull’applicazione delle norme in materia di diritto del lavoro (da 570 a 660 unità dal 1° gennaio 2022).

Sospensione attività nel dettaglio

Nel momento in cui sono accertate gravi violazioni in ambito di tutela della salute e della sicurezza del lavoro, è prevista la sospensione dell’attività, anche senza la necessità di una reiterazione degli illeciti.

Al fine di riprendere l’attività produttiva occorrerà non solamente il ripristino delle regolari condizioni di lavoro, ma anche il pagamento di una somma aggiuntiva a seconda delle violazioni.

L’importo sarà inoltre raddoppiato se, nei cinque anni precedenti, l’impresa era già stata destinataria di un provvedimento di sospensione.

Considerazioni conclusive

L’inasprimento delle sanzioni non è da considerarsi come unica strada da percorrere ai fini della salvaguardia della salute e della sicurezza dei lavoratori, ma è uno strumento che accompagnato da uno sviluppo della cultura della sicurezza può migliorare l’attuale situazione infortunistica.

Approfondimenti

Per un ulteriore approfondimento si vedano le slide illustrative sulle modifiche al Decreto legislativo 81/2008 riportate nel sito internet del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Luca Colombo

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