La propria abitazione dovrebbe essere un luogo dove potersi rilassare, e non essere disturbati da fattori esterni, come ad esempio:
- il traffico stradale,
- il rumore provocato da aziende limitrofe,
- il rumore dato dal nostro vicino,
- …
La normativa
Il decreto 05/12/1997 definisce il rispetto dei requisiti acustici di uno stabile.
Tale norma stabilisce le prestazioni che devono possedere gli edifici in merito a:
- Isolamento dai rumori aerei tra differenti unità immobiliari;
- Isolamento dai rumori esterni;
- Isolamento dai rumori di calpestio;
- Isolamento dai rumori di impianti a funzionamento continuo;
- Isolamento dai rumori di impianti a funzionamento discontinuo.
Perché è importante valutare questi parametri?
Effettuare una nuova costruzione o ristrutturazione di un immobile considerando anche l’aspetto acustico, ha una certa importanza per diversi aspetti:
- in primis, può essere un valore aggiunto per l’acquirente, che può così avere specifica documentazione in cui si dichiara e certifica una qualità di insonorizzazione della propria unità immobiliare, il che si traduce in un ambiente più confortevole e “protetto” dai disturbi;
- tranquillità per il costruttore, in quanto un progetto e un collaudo finale danno maggior consapevolezza sulla qualità dello stabile.
Di chi è la responsabilità?
In caso di non rispetto dei parametri la responsabilità ricade a cascata sul progettista, sull’impresa edile e sulla direzione lavori.
Alcune sentenze di vario grado hanno stabilito che la non conformità può causare un deprezzamento del 30% del valore dell’immobile e i danni pagati sono stati pari a tali somme (Sentenza Tribunale di Torino del 23.04.2007).
Cosa deve fare l’impresa?
Al fine del rispetto dei requisiti acustici passivi, la pratica sull’acustica in edilizia prende due strade:
- Progettazione: valutare preliminarmente i materiali che verranno utilizzati nelle varie stratigrafie di pareti, solette, pavimentazioni e serramenti, in base ai poteri fonoassorbenti dei vari prodotti e scegliere quelli più idonei.
- Collaudo: una volta ultimata la costruzione si necessita di verificare il rispetto dei parametri indicati in conformità al DPCM 5/12/97.
In conclusione
Lo studio dell’acustica di un immobile atto a rispettare i valori di legge non risulta particolarmente oneroso se fatto durante la realizzazione dello stesso, mentre a lavori ultimati diventa più complesso e in alcuni casi infattibile.
Il nostro consiglio per “tutelare” sia gli acquirenti che le imprese è quindi verificare i requisiti acustici passivi sia in fase progettuale che di collaudo, in modo da non avere sorprese una volta preso possesso della casa e, solo in quel momento, accorgersi di sentire chiaramente la televisione del vicino.
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