INCREMENTO DELLE DENUNCE DI MALATTIA PROFESSIONALE

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NON SOLO INFORTUNI SUL LAVORO: LE DENUNCE DI MALATTIA PROFESSIONALE

L’INAIL ha pubblicato online gli open data relativi alle denunce di malattia professionale dei primi sette mesi del 2021 (Gennaio – Luglio 2021).

Gli open data rappresentano un “set” di dati pubblici messi a disposizione dall’INAIL per tutti i cittadini, in formato aperto e senza restrizioni.

Viene in questo modo data la possibilità ai cittadini stessi di informarsi sugli andamenti statistici infortunistici e di malattie professionali.

 

In sintesi cosa ci comunicano questi dati?

Le denunce di malattia professionale protocollate dall’INAIL nei primi sette mesi del 2021 hanno avuto un incremento rispetto allo stesso periodo del 2020 di circa il 34% (con esattezza sono state 33.865).

Le patologie denunciate tornano ad aumentare rispetto a un anno, il 2020 appunto, condizionato come sappiamo dalla pandemia.

Le denunce dello scorso anno sono state sicuramente sfavorite dai vari arresti e ripartenze delle attività produttive, dalle limitazioni alla circolazione stradale e dagli accessi controllati a strutture sanitarie di vario genere.

Tutto questo ha disincentivato e reso più difficoltoso al lavoratore la presentazione di eventuali denunce di malattia, rimandandole all’anno corrente.

L’incremento registrato tra gennaio e luglio di quest’anno ha interessato tutte le aree di gestione (Industria e servizi, Agricoltura e del Conto Stato) e tutte le aree territoriali del Paese (da nord a sud Italia indistintamente).

 

Come ci possono essere utili questi dati?

Analizzando le denunce di malattia professionale denunciate per settore, emerge che le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo continuano a rappresentare, anche nei primi sette mesi del 2021, la prima malattia professionale denunciata.

Questa è seguita da malattie del sistema nervoso e malattie dell’orecchio.

Questi dati ci forniscono utili indicazioni su “come e dove” possiamo agire in termini di prevenzione dei rischi per i nostri lavoratori, rimandando alla verifica di fattori di rischio ormai ben noti (citiamo valutazione del rischio movimentazione manuale dei carichi, movimenti ripetitivi, traino e spinta, valutazione del rischio rumore).

 

Evoluzione della Norma

Utile infine ricordare che a breve sarà approvata la revisione della norma UNI ISO 11228:1.

Questa norma riguarda le attività di sollevamento, abbassamento e trasporto di carichi.

Si tratta di uno degli strumenti più diffusi per la valutazione del rischio da Sovraccarico Biomeccanico dell’apparato muscolo scheletrico. Questo a dimostrazione proprio della continua evoluzione normativa a supporto delle valutazioni specifiche di rischio.

Luca Colombo

Se hai dubbi o hai necessità di approfondire la valutazione dei rischi all’interno della tua azienda, contattaci qui.

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