L’alternanza scuola lavoro presenta delle novità nel 2023.
Si tratta di una modalità didattica utilizzata nelle scuole superiori che permette di rafforzare le conoscenze ottenute a scuola attraverso un’esperienza pratica svolta direttamente sul campo, per valutare così le attitudini di studentesse e studenti.
Inoltre l’alternanza scuola lavoro, grazie a progetti in linea con il piano di studi, serve ad arricchire la formazione degli studenti e orientare al meglio il loro percorso di studio e, in prospettiva futura, di lavoro.
INTRODUZIONE
Alla luce dei numerosi casi di infortuni e incidenti – talvolta anche mortali – che hanno avuto come vittime proprio gli studenti impegnati nelle ore di alternanza scuola lavoro, è stato approvato il Decreto Lavoro lo scorso 1° maggio.
Vi è stato il lancio di una riforma che mira ad assicurare qualità e sicurezza ai giovani studenti, pensata per spingere ad adottare migliori standard da parte delle scuole alle prese con la formazione degli alunni sul campo.
LA RIFORMA
Il Decreto Lavoro “Primo maggio” n. 48 del 04/05/2023, in vigore dal giorno 05/05/2023, all’articolo 17, introduce infatti una modifica importante alla Legge 145 del 30/12/2018, relativa agli studenti che svolgono attività in azienda in regime di ALTERNANZA SCUOLA LAVORO, evidenziando l’obbligo di integrare il DVR proprio in caso di utilizzo di questa forma di lavoro subordinato:
“(784-quater) Le imprese iscritte nel registro nazionale per l’alternanza integrano il proprio documento di valutazione dei rischi con un’apposita sezione ove sono indicate le misure specifiche di prevenzione dei rischi e i dispositivi di protezione individuale da adottare per gli studenti nei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento. L’integrazione al documento di valutazione dei rischi è fornita all’istituzione scolastica ed è allegata alla Convenzione.”
Il decreto Lavoro varato il 1° maggio dal Consiglio dei Ministri include (altresì) la mini-riforma del percorso di “accompagnamento al lavoro”, che oggi è anche denominato in breve ‘Pcto’ – sigla di Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento.
- Efficacia
- Qualità
- Sicurezza
sono le tre parole chiave che indicano il nuovo quadro dei Pcto e la mini riforma dell’alternanza scuola lavoro.
Più sicurezza e tutela della salute
Tra le novità di cui alla mini riforma sull’alternanza scuola lavoro abbiamo dunque la revisione delle regole sulla sicurezza, in combinazione con le linee guida tracciate dal Ministro del Lavoro, che dovranno infatti comprendere anche gli studenti impegnati nei percorsi di alternanza.
Le aziende coinvolte nell’utilizzo degli studenti in alternanza scuola-lavoro saranno obbligate ad aggiornare il Documento di valutazione dei rischi (DVR), immettendo una sezione ad hoc, in tema di prevenzione e dispositivi di protezione, per gli studenti alle prese con attività aventi una componente di rischio.
L’azienda utilizzatrice deve dunque redigere una specifica integrazione al proprio DVR (Documento di Valutazione dei Rischi).
Tale integrazione può essere sia interna al documento in essere, sia ad esso allegata come appendice complementare.
Nel documento integrativo occorre precisare:
- la specifica mansione svolta dallo studente, che potrebbe, anche in virtù delle capacità dello studente stesso rispetto agli altri lavoratori, essere diversa dalle mansioni già svolte all’interno dell’azienda prevedibilmente con delle limitazioni;
- i rischi connessi allo svolgimento della mansione assegnata;
- le misure specifiche adottate per ridurre i rischi, tenendo conto delle condizioni particolari dello studente, quali:
- la scarsa conoscenza dell’ambito organizzativo
- una esperienza ridotta o nulla delle regole del lavoro e dei rischi lavorativi
- la gerarchia interna
- le norme che regolano i rapporti di lavoro
- i Dispositivi di Protezione Collettiva ed Individuali (DPC) eventualmente previsti in base ai rischi connessi allo svolgimento della mansione lavorativa.
Tale integrazione del DVR sarà da allegare alla convenzione sottoscritta con la scuola.
Nel quadro delle nuove norme è incluso anche un aggiornamento del registro per l’alternanza scuola lavoro presente presso le Camere di commercio, che include nuovi requisiti obbligatori per le aziende che ospitano i Pcto e dunque gli studenti. La finalità è quella di escludere aziende non sufficientemente qualificate.
Infine il tema della sicurezza in alternanza scuola-lavoro dovrà essere incluso tra gli argomenti trattati in educazione civica a scuola.
Connessione tra l’esperienza sul campo e il percorso di studi
La mini riforma dell’alternanza scuola lavoro o Pcto prevede un altro punto chiave: l’esperienza extrascolastica sul campo dovrà essere pertinente rispetto al percorso di studi del singolo studente.
Non dovrà mancare la nomina, da parte delle scuole, del professore coordinatore di progettazione, avente lo specifico compito di sovrintendere alle attività legate ai Pcto.
Egli assicurerà la connessione tra le esperienze sul campo e il percorso formativo degli studenti.
Come assicurare qualità ai Pcto
Il Decreto Lavoro ha previsto anche un monitoraggio più attento dei singoli percorsi, grazie all’introduzione dell’Osservatorio Nazionale per il supporto alle attività di monitoraggio e valutazione dei Pcto, la cui durata e funzionamento saranno dettagliati con un apposito provvedimento ministeriale.
Nell’ambito del Ministero dell’Istruzione e del Merito sarà inoltre introdotto un albo ad hoc delle buone pratiche dei Pcto, avente la specifica funzione di raccogliere le migliori pratiche delle scuole, a garantire la qualità della fase formativa ‘on the job’ e sollecitare la condivisione delle migliori esperienze.
Ricordiamo poi che le misure più urgenti in tema di riforma dell’alternanza scuola lavoro entreranno in vigore già dal prossimo anno scolastico 2023/2024.
Riassumendo
- L’art.1 del Decreto legislativo 15 aprile 2005, n.77, stabilisce che l’alternanza scuola-lavoro è una modalità didattica accessibile agli studenti che hanno compiuto il quindicesimo anno di età.
- I disposti normativi sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, trovano applicazione anche per gli studenti che realizzano il percorso di alternanza scuola lavoro in contesti esterni all’istituzione scolastica, in quanto, ai sensi dell’articolo 2, comma1, lettera a), del decreto legislativo 81/2008, gli stessi sono equiparati allo status dei lavoratori e, quindi, sono soggetti agli adempimenti previsti, nonostante la specifica finalità didattica e formativa e la limitata presenza ed esposizione ai rischi.
- L’alternanza scuola lavoro è una metodologia didattica svolta sotto la responsabilità dell’istituzione scolastica.
- Il giovane che sviluppa l’esperienza rimane giuridicamente uno studente.
- L’inserimento in azienda non costituisce un rapporto di lavoro.
- Le competenze apprese nei contesti operativi integrano quelle scolastiche al fine di realizzare il profilo educativo, culturale e professionale previsto dal corso di studi prescelto.
- Le misure di tutela della salute e sicurezza da applicare per gli studenti in alternanza scuola lavoro, compreso l’eventuale obbligo di sorveglianza sanitaria, devono essere presenti nel Documento di Valutazione dei Rischi dell’azienda ospitante.
- L’istituzione scolastica è tenuta a verificare le condizioni di sicurezza connesse all’organizzazione dell’alternanza scuola lavoro, e ad assicurare le relative misure di prevenzione e di gestione, garantendo i presupposti perché gli studenti siano il più possibile tutelati.
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